La leishmania del gatto è una malattia sporadica che in italia è diffusa principalmente al sud. Tuttavia i gatti sono di natura più resistenti al contagio della leishmaniosi rispetto ai cani, per questo la leishmania del gatto è più rara e sconosciuta. Solo i gatti che hanno un sistema immunitario compromesso la contraggono. Sempre per questo motivo si pensa che questa malattia sia sottodiagnosticata, dato che i suoi sintomi sono difficilmente riconoscibili e simili a quelli di altre malattie. La malattia si contagia attraverso la puntura di una zanzara infetta.

Sintomi della leishmania del gatto

leishmania del gatto

I sintomi della leishmania del gatto sono la comparsa di ulcere, dermatite e lesioni cutanee e muco-cutanee. Queste possono presentarsi: sulla testa, sul muso, nel naso, all’interno delle labbra, sugli arti e sui cuscinetti. Altri sintomi sono l’ingrossamento dei linfonodi, accompagnato da infezioni dell’orecchio, delle mucose della bocca e noduli sulla lingua e sulle gengive. In alcuni casi è stata rilevata anche un’insufficienza renale cronica. Il gatto sarà più stanco del solito, potrà perdere appetito ed essere disidratato, quindi potrete notare anche una perdita di peso.

Se la diffusione del parassita è generalizzata – ma ciò accade raramente – il gatto subirà lesioni alla milza, al fegato, ai linfonodi e ai reni. Si presenterà inoltre una linfoadenopatia regionale o generalizzata nelle maggior parte dei casi.

Cure

Se il vostro gatto presenta alcuni di questi sintomi dovete portarlo da un veterinario, che gli farà alcuni esami. Potrebbero essere: esame citologico, strisci di sangue o midollo osseo, biopsia, quantificazione di anticorpi anti-leishmania o sierologia. Il veterinario dovrà eseguire anche esami di laboratorio di base perchè è probabile che insieme alla leishmaniosi ci sia anche un’altra malattia di base concomitante. Purtroppo, a causa della rarità della manifestazione di questa malattia nei gatti, non è disponibile un vaccino, a differenza dei cani, e non esiste un vero e proprio trattamento studiato. Di solito i veterinari somministrano allopurinolo (10 mg ogni dodici ore, oppure 20 mg ogni 24) oppure n-metilmeglumina (da 5 a 25 mg al giorno). Non vanno però somministrati insieme. Non dare assolutamente al gatto gli stesi medicinali che si usano per curare la leishmania del cane, in quanto per lui sono tossici.

Prevenzione

Per prevenire la leishmania bisogna proteggere il micio da pappataci e zanzare e aiutarlo a rendere il suo sistema immunitario più forte con integratori e facendogli seguire una corretta alimentazione. Se vuoi proteggere il tuo gatto ti consigliamo questo spray o queste pipette, acquistabili dal nostro shop su Petingros. Per quanto riguarda gli integratori vi consigliamo il nostro integratore dietetico energetico.

scritto da Giulia Simonatto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *