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Dobbiamo dividere la gestione dell'acquario in 2 fasi distinte in cui cambiano anche le esigenze di controllo:
Durante le prime due settimane di vita dell'acquario, ogni 2-3 giorni per poter intervenire opportunamente. Dopo almeno una volta ogni 15 giorni.
Il pH è un valore che misura la basicità o acidità dell'acqua. I valori vanno da 0 a 7 per l'acidità e da 7 a 14 per la basicità. Il valore 7 di separazione rappresenta un'acqua neutra. La definizione recita:
Il pH è l'inverso del logaritmo in base 10 della concentrazione idrogenionica.
L'acqua è costituita da ioni idrogeno H+ a caratteristica acida e ioni ossidrili OH- a caratteristica basica: quando la concentrazione di questi due ioni è uguale, avremo un'acqua neutra a pH 7; se è presente un eccesso di ioni H+, l'acqua sarà acida e il pH inferiore a 7; in caso contrario il pH sarà superiore a 7 e l'acqua basica. Il valore del pH algebricamente rappresenta un esponente: piccole variazioni decimali (p.e. da 6,9 a 6,2) corrispondono una notevole aumento di acidità
Nell'acquario di comunità d'acqua dolce, il pH deve oscillare intorno a 7, meglio se debolmente acido (6,8 - 7). In un acquario marino il pH deve essere decisamente basico con valori compresi tra 8,5 e 9.
Il valore del pH è strettamente legato a quello del KH: se vogliamo abbassare il pH, invece di aggiungere soluzioni acidificanti (che non darebbero risultati duraturi nel tempo) è meglio intervenire sul KH abbassandolo poco per volta. Nel caso avessimo necessità di aumentare il pH, dobbiamo sempre intervenire sul KH, aumentandolo.
Il KH misura la durezza carbonatica, a volte definita anche durezza temporanea; dopo che l'acqua piovana è passata attraverso gli strati di terra, nell’acqua sorgiva si trovano i sali dell'acido carbonico e cioè i carbonati e bicarbonati. Essi sono di grande importanza per la chimica dell’acquario in quanto non essendo sali molto stabili l'acido carbonico può uscire dall'acqua come gas CO2. Per questo motivo il valore pH si può modificare velocemente. Il valore KH ci mostra quanta parte di durezza totale è legata all'anidride carbonica facilmente volatilizzabile. Perciò il valore KH ci indica la stabilità dell’acqua. L'acqua con un valore KH molto alto può raggiungere un pH molto alto che è dannoso per la maggior parte dei pesci.
Per la maggior parte dei pesci tropicali il valore dovrebbe essere fra 1 - 3 °KH. Il KH non dovrebbe essere inferiore a 1. Ciclidi africani richiedono un valore di oltre 20 °KH e sopportano valori pH oltre 8. In acqua marina il valore ottimale è compreso tra 11-15 °KH.
Con il Sera granulato di torba attiva nel filtro potete diminuire un valore KH troppo alto; in alternativa si possono praticare cambi parziali con acqua a osmosi. Con il Sera KH-plus invece lo potete aumentare.
L'acqua piovana, quando passa gli strati di terra, scioglie i vari sali di calcio e di magnesio e li porta con sé quando riappare come sorgente. Essi costituiscono la durezza totale dell'acqua. La durezza totale influisce sulle funzioni organiche (p.e. osmosi) di pesci e piante. I pesci ai quali necessita acqua tenera hanno problemi in acqua dura e viceversa.
3° - 10° GH sono valori che sono ben tollerati dalla maggior parte dei pesci tropicali.
Con valore GH troppo alto: diluire con acqua distillata l'acqua del rubinetto fino all'ottenimento del valore ideale. Una doppia dose di Sera Aquatan diminuisce l'aggressività della durezza.
Con valore GH troppo basso:
una aggiunta di Sera sale marino aumento la durezza totale in quanto contiene i sali di calcio e magnesio nelle giuste proporzioni.
Dalla decomposizione organica di escrementi, urina, resti di mangime, piante morte si forma dapprima l'ammonio (NH4) non velenoso e l'ammoniaca (NH3) velenosa. Con un valore pH sotto 7 si forma principalmente ammonio però più è alto il valore pH dell’acqua più si forma ammoniaca. Questo complesso ammonio-ammoniaca viene col tempo ossidato da batteri specifici in nitriti (NO2) velenosi. I nitriti vengono elaborati da un terzo gruppo di batteri in nitrati (NO3). I nitrati non sono velenosi però in concentrazioni molto alte nuocciono all'equilibrio biologico e sono letali per invertebrati.
0,25 mg/litro di ammoniaca sono nocivi a lungo andare 1,5 mg/litro sono pericolosi praticamente per tutti ipesci ornamentali.
L'ammoniaca deve essere eliminata naturalmente dai batteri contenuti nel filtro: se ciò non avviene bisogna aggiungere nel filtro un prodotto particolare adatto.
Il complesso ammonio-ammoniaca viene col tempo ossidato da batteri specifici in nitriti (NO2) velenosi. I nitriti vengono elaborati da un terzo gruppo di batteri in nitrati (NO3). I nitrati non sono velenosi però in concentrazioni molto alte nuocciono all'equilibrio biologico e sono letali per invertebrati.
Inferiore a:
Il complesso ammonio-ammoniaca viene col tempo ossidato da batteri specifici in nitriti (NO2) velenosi. I nitriti vengono elaborati da un terzo gruppo di batteri in nitrati (NO3). I nitrati non sono velenosi però in concentrazioni molto alte nuocciono all'equilibrio biologico e sono letali per invertebrati.
Innocui fino a 40 mg/litro. Nell'acquario marino di barriera devono essere inferiori a 5 mg/l
O con periodici cambi parziali d'acqua, o con l'applicazione del Sera Biodenitratore.
I fosfati (PO4) derivano dall'ossidazione dei composti a base di fosforo contenuti in ogni organismo vivente e vengono normalmente introdotti con il cibo. Favoriscono enormemente la crescita delle alghe, soprattutto quelle a "pennello".
Inferiore a 0,5 mg/litro: buono
Superiore a 1.0 mg/litro: pericoloso
O con i cambi parziali d'acqua, o con l'uso del Sera Phosvec.
La conduttività è un parametro fisico misurabile in µs/cm (micro-siemens per centimetro). Rappresenta la capacità che ha una sostanza di condurre l'elettricità; l'acqua pura ha conduttività di 0 µs/cm, ma praticamente non esiste. L'acqua distillata che si acquista ha già valori che vanno dai 45 ai 70 µs/cm, mentre quella che si ottiene da un impianto a osmosi inversa con una membrana nuova ha poche unità di µs/cm. L'acqua con conduttività 0 µs/cm è un isolante mentre man mano che vi sciogliamo dentro dei sali (qualunque tipo di sale: dal sale da cucina - cloruro di sodio - ai nitriti, dai nitrati ai fosfati, ai silicati, ecc.) diventa un conduttore. I pesci sono molto sensibili a questo valore che secondo gli ultimi studi pare essere tra i più importanti in acquario: i nostri piccoli amici mal sopportano variazioni di questo valore in quanto ad esso è legato la pressione osmotica. Quest'ultima misura la pressione appunto a cui i tessuti del pesce sono sottoposti quando l'equilibrio tra la concentrazione salina interna (del pesce) e quella esterna (dell'acqua) varia. Quando un pesce viene spostato da un acquario ad un altro con valori di conduttività diversa, cerca di contrastare questa variazione assumendo o espellendo acqua dalle proprie cellule. Se la diversità fra i valori di conduttività dei due acquari è notevole (nell'ordine del 10-15%), il meccanismo di compensazione, a causa della sua lentezza, non riesce in tempo utile e le membrane cellulari si lacerano portando il pesce alla morte dopo un'agonia di qualche ora. La conduttività si misura con apparecchi elettronici.
Variano a seconda delle specie di pesci che ospitiamo in acquario:
1000 µs/cm = 1 ms/cm
Per diminuire la conduttività bisogna effettuare cambi parziali d'acqua con acqua a conduttività il più possibile vicino a 0 µs/cm come l'acqua ad osmosi o quella distillata. Per aumentarla sarà sufficiente aggiungere il Sera Mineral Salt.
Le variazione devono essere verificate con un Conduttivimetro.