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La patina in superficie è causata da un eccesso di sostanze organiche disciolte in acqua, solitamente generate da un eccesso di cibo. Queste sostanze vengono aggredite dai batteri aerobi che si organizzano in colonie lì dove la quantità di ossigeno è maggiore, nell’interfaccia acqua-aria - ossia sulla superficie - ostacolando gli scambi gassosi. L'utilizzo dell'ossigenatore per disperdere la patina può causare sbalzi di pH, poiché viene dispersa la CO2 che tampona l'acidità dell'acqua. I rimedi possibili sono due:
I cambi d’acqua parziali settimanali (in misura del 5-10% a seconda del numero di pesci che ospitiamo) sono di fondamentale importanza per la corretta gestione del nostro piccolo mondo sommerso. L’acquario è un crogiuolo incredibile di reazioni chimiche dove ad ogni istante si perpetua il mistero della vita: tutto ciò che immettiamo con il mangime ed il fertilizzante - ovverosia centinaia di sostanze diverse - viene disciolto, assimilato, elaborato e trasformato; d’altro canto una gran quantità di sostanze dannose e/o tossiche tende ad accumularsi nell’acqua e non vi è alcuna polverina, bustina o pozione magica che possa sostituire un salutare cambio parziale dell’acqua.
Per quanto riguarda le lumache, la loro presenza sicuramente non nuoce all'acquario ma, se aumentano considerevolmente, allora è meglio intervenire. Lo si può fare in maniera meccanica (catturandole ed eliminandole), con mezzi chimici o attraverso la cosiddetta "lotta biologica".
Esistono diverse specie di lumache: quelle della famiglia Melanoides - dalla conchiglia a cono appuntito e molto rigida – sono vivipare ed hanno l'abitudine di passare insabbiate le ore diurne; sono particolarmente resistenti (in natura riescono a vivere anche se lo stagno si prosciuga per alcuni mesi!) e spesso riescono a sopportare il trattamento con antilumache, che ha lo scopo di non danneggiare i pesci. Più sensibili sono invece quelle della famiglia Planorbidae - dalla conchiglia tondeggiante, a spirale tavolata - quelle della famiglia Physidae, con conchiglia ovale e traslucida e Lymnaea (o Leptolymnaea) a spire oblique e poco ricurve.
Un sistema che si può adottare per la cattura è quello di immergere in acquario un piccolo contenitore, con fissato sul fondo un pezzetto di pancetta. Durante le ore notturne le lumache raggiungeranno il cibo ma, accendendo la luce, si lasceranno cadere per insabbiarsi e quindi rimarranno nel contenitore da dove le si può prelevare; non importa attendere sino al mattino, poiché una volta che si sono alimentate tendono ad infossarsi. Due o tre ore di buio dovrebbero essere sufficienti per catturarle. Eventualmente si ripeterà lo stratagemma più volte, a distanza di un paio di giorni.
La lotta biologica prevede l'introduzione di 2-3 esemplari di Botia macracantha, pesci di fondo molto belli e ghiotti di questi molluschi invadenti; nel giro di qualche mese elimineranno la maggior parte delle chiocciole, tenendo sotto controllo il loro sviluppo.